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Proof of Stake: cosa è

Emma Dwyer
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Autore:
Emma Dwyer
19 Luglio 2023

Il termine proof of stake PoS indica un meccanismo di consenso sicuro e meno dispendioso per i validatori che investono il loro capitale in criptovalute nello smart contract della blockchain per ottenere l’idoneità alla verifica delle transazioni e assicurarsi che i blocchi distribuiti sulla rete siano autentici.

Il capitale in criptovalute messo in gioco funziona come una garanzia che può essere incenerita se il validatore non si comporta onestamente.

Esistono due principali meccanismi di consenso: proof of work (PoW) e proof of stake (PoS). Il proof of work PoW è il più antico ed è utilizzato da monete come Bitcoin, mentre il proof of stake PoS è nuovo, più ecologico ed efficiente in termini di energia da utilizzare.

Nonostante ciò, esistono molte differenze tra i due meccanismi di consenso che sarebbe utile comprendere.

Questa guida copre tutto ciò che devi sapere sul proof of stake e delle sue differenze con il proof of work, dalle basi alle migliori piattaforme per lo staking, oltre ad alcune criptovalute con cui puoi iniziare a fare staking in questo momento.

Il proof of stake in 5 Punti

  • La proof of stake PoS richiede meno energia per l’esecuzione rispetto al proof of work.

  • Gli investitori possono guadagnare interessi sulle monete mettendole in staking nel contratto.

  • Lo staking è disponibile sulla maggior parte degli exchange di criptovalute.

  • I validatori vengono selezionati casualmente, ma quelli con posizioni di staking più alte hanno maggiori possibilità di essere scelti.

  • Il PoS è stato creato per essere più efficiente in termini di energia da impiegare rispetto al proof of work PoW.

Proof of stake: funzionamento

L’obiettivo di un meccanismo di consenso in un protocollo blockchain decentralizzato è consentire la verifica delle nuove transazioni, aggiungendole alla rete, premiando i validatori e introducendo nuovi token in circolazione.

Sebbene esistano molti meccanismi di consenso, il funzionamento è ciò che li differenzia. Per quanto riguarda la Ethreum proof of stake, i validatori mettono in staking (bloccano) i loro fondi in criptovalute nello smart contract per ottenere l’idoneità alla verifica delle transazioni sulla rete. Ad esempio, Ethereum richiede lo staking di 32 ETH prima di diventare un validatore.

I validatori sono selezionati casualmente per confermare o negare le transazioni presentate per la verifica. Maggiore è l’importo di staking nel contratto, maggiore è la probabilità di essere selezionati per verificare la transazione e guadagnare le ricompense.

Proof of stake vs. Proof of work

La principale differenza tra i due meccanismi di consenso è che proof of work PoW consuma molta energia di alimentazione, mentre proof of stake di Ethereum (PoS) utilizza sostanzialmente meno risorse. Inoltre, entrambi hanno conseguenze integrate che penalizzano i malintenzionati.

Nel proof of work, i miner che inviano informazioni errate sprecano i loro soldi in hardware e tempo di mining di criptovalute.

D’altra parte, nel proof of stake, i malintenzionati perdono una parte delle loro monete in staking come penalità. Ecco alcune altre differenze tra i meccanismi di consenso:

Proof of Stake PoS e Proof of Work PoW: differenze

Questa tabella illustra le differenze principali tra Ethereum proof of stake di Ethereum (PoS) e proof of work PoW.

Proof of stakeProof of work
Più efficiente dal punto di vista energeticoMeno efficiente in termini di dispendio energetico
La sicurezza si ottiene attraverso il controllo e la governance della comunitàSicurezza eccezionale grazie alla rete di miner
Gli investitori devono acquistare monete per fare staking e guadagnare ricompenseGli investitori devono acquistare impianti di mining ed energia per fare mining di criptovalute
Gli staker ricevono commissioni di transazione come ricompensaI miner ricevono ricompense dei blocchi

Lati negativi Proof of Stake PoS e Proof of Work PoW

Entrambi i meccanismi di consenso hanno i loro svantaggi, che influiscono su scalabilità, potenziale a lungo termine e sicurezza. Questi sono i principali aspetti negativi che dovresti conoscere:

Lati negativi Proof of Work PoW

  • Accesso complicato: il proof of work richiede computer costosi in grado di usare una notevole potenza di calcolo per risolvere enigmi matematici e verificare le transazioni.

  • Consumo di energia: il proof of work richiede molta potenza di calcolo e hardware costosi per funzionare. In confronto, la Ethereum proof of stake PoS utilizza meno del 99% della potenza e non ha bisogno di GPU per risolvere enigmi crittografici, rendendolo una soluzione praticabile a lungo termine.

Lati negativi Proof of Work PoS

  • Problemi di governance: alcuni partecipanti possono mettere in staking una quantità significativa di fondi per migliorare le probabilità di essere selezionati e guadagnare il massimo delle ricompense, ottenendo un maggiore controllo della rete. Questo può potenzialmente portare a una centralizzazione della criptovaluta.

  • Vulnerabilità: la Ethereum proof of stake è più vulnerabile a un attacco rispetto al proof of work a causa del potenziale aspetto di centralizzazione. Individui, gruppi o aziende con molti soldi possono teoricamente possedere la rete semplicemente grazie al capitale.

Dovresti fare staking?

Lo staking offre l’opportunità di guadagnare interessi sulla tua criptovaluta con pochi rischi. A nostro avviso, vale sicuramente la pena provare a esplorare le opzioni di staking, soprattutto se prevedi di tenere una criptovaluta a lungo termine perché non sarai comunque in grado di utilizzare le tue monete a causa del loro stato bloccato.

Inoltre, alcune monete affermate offrono airdrop, ricompense distribuite date a chi tiene una criptovaluta specifica per un periodo di tempo. In alcuni casi, se stai facendo staking, guadagnerai molte più ricompense airdrop.

Ad ogni modo, la risposta dovrebbe dipendere dalla tua ricerca sull’argomento in quanto sei responsabile dei tuoi investimenti.

Le criptovalute sono altamente volatili, quindi puoi bloccare le tue monete e assistere al calo del prezzo senza avere la possibilità di prelevare. Pertanto, non dovresti mai investire più di quanto sei disposto a perdere. Nota: questo non rappresenta una consulenza finanziaria.

Ethereum Proof of Stake: info sull’algoritmo

Ethereum Proof of Stake (PoS) è l’algoritmo di consenso che permette il funzionamento della blockchain di Ethereum 2.0. In sostanza, PoS sostituisce il precedente algoritmo di consenso Proof of Work (PoW), che richiedeva il calcolo di complessi puzzle matematici da parte dei “minatori” per validare le transazioni sulla blockchain.

Ethereum Proof of Stake (PoS): vantaggi di questo algoritmo

L’algoritmo Proof of Stake (PoS) utilizzato da Ethereum presenta diversi vantaggi rispetto all’algoritmo Proof of Work (PoW) utilizzato da Bitcoin e altre criptovalute.

  1. Consumo energetico ridotto: PoS richiede molta meno potenza di elaborazione rispetto a PoW. Infatti, PoW richiede che i nodi della rete risolvano complicati problemi matematici per validare le transazioni e aggiungere nuovi blocchi alla blockchain, mentre PoS richiede solo che i nodi detengano una quantità minima di criptovaluta.

  2. Sicurezza: PoS è altrettanto sicuro di PoW. Con PoS, invece di dover risolvere problemi matematici, i nodi della rete devono fare un investimento in criptovaluta per dimostrare che sono affidabili. Se un nodo agisce in modo fraudolento, può perdere la criptovaluta che ha investito, il che fornisce un incentivo per comportarsi correttamente.

  3. Decentralizzazione: PoS aiuta a decentralizzare la rete perché incentiva i nodi della rete a partecipare e validare le transazioni. Inoltre, PoS permette una maggiore partecipazione di nuovi utenti, poiché non richiede l’acquisto di costose attrezzature di mining di criptovalute come PoW.

  4. Scalabilità: PoS è più scalabile rispetto a PoW. Poiché PoS richiede meno potenza di elaborazione, la rete può gestire più transazioni senza rallentamenti o congestioni.

  5. Flessibilità: PoS permette agli utenti di mantenere una maggiore flessibilità. Con PoW, i nodi della rete devono continuamente aggiornare l’hardware e il software per rimanere competitivi. Con PoS, gli utenti possono partecipare con una quantità minima di criptovaluta e non devono preoccuparsi di dover continuamente aggiornare le loro attrezzature.

In sintesi, l’algoritmo PoS di Ethereum presenta diversi vantaggi rispetto a PoW, tra cui un consumo energetico ridotto, maggiore sicurezza, decentralizzazione, scalabilità e flessibilità.

Ethereum 2.0 e proof of stake PoS: quali sono le correlazioni

Ethereum 2.0 e Proof of Stake sono due concetti strettamente correlati, poiché Ethereum 2.0 è un’implementazione di Ethereum che utilizzerà la Proof of Stake come algoritmo di consenso.

Ethereum 2.0 è la prossima grande versione di Ethereum, che introduce importanti miglioramenti in termini di scalabilità, sicurezza e sostenibilità ambientale.

Uno dei principali miglioramenti di Ethereum 2.0 è l’introduzione della Proof of Stake come algoritmo di consenso principale. Ciò significa che invece di risolvere complicati problemi crittografici, i validatori dovranno depositare una quantità di Ether come garanzia per partecipare al processo di convalida delle transazioni.

L’obiettivo principale della Proof of Stake è quello di rendere la rete Ethereum più efficiente e sostenibile se consideriamo l’energia da usare nei processi coinvolti.

Poiché la proof of work PoW richiede l’uso di enormi quantità di energia elettrica per risolvere i problemi crittografici, la PoS potrebbe ridurre notevolmente il consumo energetico della rete Ethereum.

In sintesi, Ethereum 2.0 e Proof of Stake sono strettamente correlati poiché Ethereum 2.0 utilizzerà la PoS come algoritmo di consenso principale per migliorare la scalabilità, la sicurezza e la sostenibilità ambientale della rete Ethereum.

The Merge e proof of stake

The Merge, ovvero la fusione della blockchain di Ethereum 1.0 con quella di Ethereum 2.0, è una delle fasi del progetto Ethereum 2.0. Una delle principali conseguenze di The Merge è l’introduzione del Proof of Stake (PoS) sulla blockchain di Ethereum 1.0, lo stesso algoritmo di consenso utilizzato da Ethereum 2.0.

La correlazione tra The Merge e il PoS è quindi molto forte, poiché il PoS è l’algoritmo di consenso che permette il funzionamento della blockchain di Ethereum 2.0 e che verrà adottato anche dalla blockchain di Ethereum 1.0 dopo The Merge. The Merge rappresenta un importante passo avanti per la blockchain di Ethereum, offrendo una maggiore scalabilità, sicurezza ed efficienza.

L’adozione del PoS su Ethereum 1.0 grazie a The Merge avrà importanti conseguenze per la rete, come ad esempio una maggiore efficienza energetica e una riduzione dei costi di transazione. Tuttavia, ci sono anche alcuni rischi associati al PoS, come la possibilità di perdere la propria garanzia in caso di comportamenti scorretti o di problemi tecnici.

In generale, The Merge e il PoS rappresentano un importante passo avanti per la blockchain di Ethereum e per la tecnologia blockchain in generale. Gli utenti che decidono di investire nella criptovaluta e di diventare validatori dovrebbero informarsi adeguatamente sui rischi e le implicazioni di partecipare alla validazione delle transazioni su Ethereum 2.0, considerando anche l’impegno richiesto dalla partecipazione come validatori su The Merge.

Beacon chain e proof of stake: correlazioni

La Beacon Chain è la blockchain di base del nuovo sistema di consenso Proof of Stake (PoS) di Ethereum. La sua implementazione è stata introdotta nell’aggiornamento di Ethereum 2.0 per sostituire il precedente algoritmo di consenso Proof of Work (PoW) con uno più efficiente dal punto di vista energetico.

La Beacon Chain serve come una sorta di “scheletro” per l’intero sistema Ethereum 2.0, fornendo il meccanismo per la selezione casuale dei validatori e la gestione della validazione dei blocchi all’interno del sistema PoS.

In particolare, la Beacon Chain ha il compito di validare le transazioni e produrre blocchi in modo casuale attraverso un processo noto come “random beacon”. Questo processo utilizza un generatore di numeri pseudo-casuali per selezionare validatori casuali all’interno della rete Ethereum 2.0, i quali sono responsabili di validare le transazioni e produrre nuovi blocchi.

Il sistema di consenso PoS e la Beacon Chain sono quindi strettamente correlati, in quanto il primo utilizza il secondo come base per la selezione casuale dei validatori e la validazione dei blocchi all’interno del sistema.

In sintesi, la Beacon Chain è la blockchain di base del sistema di consenso PoS di Ethereum 2.0 e serve come meccanismo per la selezione casuale dei validatori e la gestione della validazione dei blocchi all’interno del sistema. Il sistema di consenso PoS e la Beacon Chain sono strettamente correlati e dipendono l’uno dall’altro per funzionare correttamente

I pro e i contro dello staking

Se hai difficoltà a decidere se fare staking o meno, ecco alcuni pro e contro:

  • Non è necessario acquistare hardware di mining di criptovalute. L’unico costo monetario è il tuo investimento iniziale nella moneta.
  • È facile fare staking attraverso exchange di criptovalute come Binance, Kraken e Coinbase.
  • Gli exchange di criptovalute come Binance, Kraken e Coinbase offrono un’esperienza di staking semplificata.
  • Puoi fare staking su exchange decentralizzati e centralizzati.
  • Le criptovalute sono altamente volatili. Pertanto, potresti fare staking e finire in perdita a causa di un calo del prezzo della moneta.
  • Al fine di ritirare i fondi in staking prima di una data predeterminata dall’exchange, probabilmente dovrai pagare una commissione.
  • Le ricompense per lo staking di monete consolidate come Ethereum sono ridotte.
  • Non ne vale la pena se hai una strategia di investimento a breve termine e vuoi vendere rapidamente le tue monete.

Le migliori criptovalute con cui fare staking

Esistono diverse criptovalute consolidate con cui fare staking. Nonostante ciò, prima di fare staking con qualsiasi moneta, dovrai acquistarla. Pertanto, abbiamo creato questa tabella con le migliori criptovalute per staking, dove acquistarle e i migliori exchange per fare staking.

MonetaSimboloScopri come acquistareDove fare staking
EthereumETHAcquista EthereumCoinbase
CardanoADAAcquista CardanoBinance
PolkadotDOTAcquista PolkadotBinance
AvalancheAVAXAcquista AvalancheBinance
AlgorandALGOAcquista AlgorandCoinbase

Guida allo staking

Ecco una semplice guida passo-passo su come fare staking su un exchange. La maggior parte delle piattaforme segue un processo simile, quindi i passaggi saranno generalizzati:

Passo 1: Crea un account

In primo luogo, seleziona un exchange che supporti lo staking di monete di tuo interesse e registrati.

Passo 2: Verifica

Fornisci i tuoi dati personali come nome, età, posizione ed email. Quindi verifica la tua identità caricando una foto del tuo documento rilasciato dal governo.

Passo 3: Deposita

Successivamente, deposita criptovaluta o valuta fiat sul tuo account. Se hai trasferito la valuta fiat, fai trading a pronti per acquisire le monete con cui fare staking.

Passo 4: Staking

Apri la sezione investimenti e seleziona “staking”. Ora scegli la moneta con cui fare staking.

Passo 5: Importo

Infine, digita quante monete vuoi allocare e bloccare, quindi premi il pulsante “stake”.

Rischi staking

Lo staking di criptovalute è generalmente considerato una saggia scelta di investimento in quanto si ottengono ricompense “gratuite” quantificate in base al tasso di interesse annuale offerto. Nonostante ciò, esistono molti rischi associati allo staking che dovresti conoscere prima di impegnare il tuo capitale. Eccone alcuni da considerare:

Staking bloccato

Gli exchange che offrono lo staking potrebbero richiedere di bloccare i token per un determinato periodo di tempo. Se il prezzo della moneta fosse influenzato drasticamente, non saresti in grado di prelevare e dovrai attendere fino alla fine del periodo di staking per recuperare i fondi. Lo staking senza un periodo di blocco è un modo eccellente per mitigare il rischio, sebbene i guadagni siano relativamente inferiori.

Volatilità sul mercato

Forse il rischio più grande è la “volatilità sul mercato”, perché i prezzi salgono e scendono costantemente.

Pertanto, potresti iniziare a fare staking in positivo all’inizio dell’anno e finire con un ribasso del -50% entro la fine.

Pertanto, devi scegliere strategicamente le criptovalute con cui fare staking. Assicurati che abbiano un valore a lungo termine e non basarti esclusivamente su rendimenti o tassi di interesse annuali elevati.

Hackeraggio o furto

Lasciare i fondi in un exchange è sempre un rischio perché si tratta di bersagli da parte di hacker. Idealmente, ti consigliamo di fare staking tramite un DEX perché resti proprietario delle tue chiavi private. Un detto dice che se non possiedi le chiavi, non possiedi la criptovaluta.

Rischio liquidità

I piccoli altcoin potrebbero essere interessanti da acquistare per fare staking considerato il rendimento annuale elevato.

Nonostante ciò, potresti avere problemi di liquidità con criptovalute dotate di micro capitalizzazione. Significa che potrebbe non esserci abbastanza volume di trading e liquidità per vendere.

Puoi controllare siti web come CoinMarketCap che divulgano queste informazioni e prendere una decisione informata, valutando se la moneta è valida per fare staking.

Proof of Stake: Considerazioni

In sintesi, il proof of stake è un meccanismo di consenso per la convalida delle transazioni sulla blockchain. È più efficiente del proof of work in termini di consumo energetico e scalabilità. Nonostante ciò, presenta potenziali problemi di centralizzazione se un singolo partito ha importi in staking maggiori del resto della comunità.

Lo staking è una parte brillante del meccanismo di consenso proof of stake PoS che consente agli investitori di guadagnare interessi sulle loro criptovalute.

Assegnando le monete alla pool di staking, stai supportando la rete, convalidando i trasferimenti e guadagnando ricompense. Nota che la dimensione della ricompensa dipende da quante monete metti a disposizione per la pool di staking.

Domande frequenti

Che cos’è lo staking?

Lo staking è un metodo per guadagnare ricompense per il possesso di monete specifiche. Assegnando le tue monete alla pool di staking, aiuti a verificare le transazioni e supportare la rete. Eseguendo questa azione vieni ricompensato con una piccola quantità di criptovalute ogni giorno.

Dove posso fare staking con le mie criptovalute?

Lo staking è disponibile su più piattaforme come Binance, Coinbase, Kraken, KuCoin, BlockFi, BitStamp, Nexo e altre. Puoi anche fare staking tramite exchange decentralizzati come PancakeSwap e Uniswap.

Esistono rischi correlati allo staking di criptovalute?

Sì, come con qualsiasi attività di investimento, esistono dei rischi. Il rischio principale è la volatilità del prezzo delle monete, perché le criptovalute depositate potrebbero perdere valore durante lo staking. Inoltre, le pool di staking con ricompense migliori di solito richiedono di bloccare le tue monete. Pertanto, potresti trovarti in una situazione in cui vuoi vendere le tue monete, ma non puoi farlo.

Posso fare staking usando un DEX?

Sì, gli exchange decentralizzati (DEX) consentono lo staking tramite smart contract. Nonostante ciò, a differenza di un CEX, dovrai avere le tue monete archiviate in un wallet per criptovalute collegato al DEX.

Dovrei fare staking bloccato?

Le due opzioni principali quando si tratta di fare staking sono bloccato e sbloccato.

Bloccato significa che assegnerai i tuoi token per un tempo predeterminato e non potrai prelevarli in anticipo.

Invece, nello staking sbloccato puoi prelevarli in qualsiasi momento senza penalità. Inoltre, lo staking bloccato in genere comporta più ricompense.

Pertanto, consigliamo lo staking bloccato se prevedi di mantenere una criptovaluta a lungo termine, perché le ricompense sono superiori. Invece, se non vuoi impegnarti e hai bisogno del lusso di vendere in qualsiasi momento, scegli l’opzione di staking sbloccata.

Come viene determinato il “peso” di un partecipante al processo di Proof of Stake?

Nel processo di Proof of Stake, il “peso” di un partecipante è determinato dalla quantità di criptovaluta che detiene e che ha bloccato come garanzia per partecipare al processo di convalida delle transazioni.

Questa quantità di criptovaluta viene spesso chiamata “stake”, da cui deriva il nome “Proof of Stake”. In altre parole, maggiore è l’ammontare di criptovaluta che un partecipante ha bloccato come garanzia, maggiore sarà il suo “peso” e quindi la sua capacità di validare le transazioni.

Come viene garantita la sicurezza del sistema di Proof of Stake?

La sicurezza del sistema di Proof of Stake viene garantita attraverso l’utilizzo di una combinazione di meccanismi di consenso, crittografia e incentivi economici. In particolare, i partecipanti al processo di Proof of Stake sono incentivati ​​a comportarsi in modo onesto e a rispettare le regole del sistema attraverso l’assegnazione di ricompense sotto forma di criptovaluta.

Allo stesso tempo, il sistema utilizza la crittografia per proteggere la privacy e la sicurezza delle transazioni, mentre i meccanismi di consenso assicurano che la maggior parte dei partecipanti concordi sulle decisioni prese dal sistema. Tutto ciò contribuisce a garantire la sicurezza del sistema di Proof of Stake e a prevenire frodi o attacchi da parte di utenti malevoli.

Criptovalute che utilizzano la Proof of Stake come algoritmo di consenso

Ci sono molte criptovalute che utilizzano la Proof of Stake, quindi non il Proof of work come algoritmo di consenso. Ecco alcune delle criptovalute più note che utilizzano la Proof of Stake:

  1. Ethereum (ETH)

  2. Cardano (ADA)

  3. Polkadot (DOT)

  4. Binance Coin (BNB)

  5. Solana (SOL)

  6. Avalanche (AVAX)

  7. Cosmos (ATOM)

  8. Algorand (ALGO)

  9. Tezos (XTZ)

  10. VeChain (VET)

Queste sono solo alcune delle criptovalute che utilizzano la Proof of Stake come algoritmo di consenso. Ci sono molte altre criptovalute che utilizzano questo algoritmo o varianti di esso, come la Delegated Proof of Stake (DPoS) o la Proof of Stake Velocity (PoSV).

Ethereum 2.0 e Proof of Stake: i suggerimenti degli esperti

Ethereum 2.0 è una versione completamente nuova della blockchain di Ethereum, che introduce importanti miglioramenti nella scalabilità, nella sicurezza e nell’efficienza della rete. Una delle caratteristiche chiave di Ethereum 2.0 è il passaggio dal Proof of Work (PoW) al Proof of Stake (PoS), che offre diversi vantaggi rispetto al PoW.

Il PoS funziona in modo diverso dal PoW, in cui invece di dover risolvere complessi puzzle matematici per validare le transazioni e ottenere ricompense, i validatori utilizzano invece una quantità di criptovaluta come garanzia per partecipare alla validazione delle transazioni. In questo modo, il PoS richiede molta meno energia rispetto al PoW, migliorando l’efficienza della rete e riducendo i costi di transazione.

Gli esperti raccomandano di partecipare alla validazione delle transazioni su Ethereum 2.0 solo con criptovalute che si possono permettere di immobilizzare per un periodo di tempo prolungato, poiché la partecipazione richiede la garanzia di una certa quantità di criptovaluta per un determinato periodo di tempo. Inoltre, i validatori dovrebbero fare attenzione a non subire perdite di garanzia a causa di problemi tecnici o comportamenti scorretti, come ad esempio la doppia validazione delle transazioni.

In generale, il passaggio al PoS su Ethereum 2.0 è visto come un importante passo avanti per la blockchain di Ethereum e per la tecnologia blockchain in generale, offrendo una maggiore scalabilità, sicurezza ed efficienza. Tuttavia, è importante per gli utenti informarsi adeguatamente sui rischi e le implicazioni di partecipare alla validazione delle transazioni su Ethereum 2.0, prima di decidere di investire nella criptovaluta e di diventare validatori.

Terminal total difficulty e proof of stake PoS

Stake) di Ethereum, ma viene utilizzato in generale per indicare la difficoltà totale della blockchain di una criptovaluta.

In particolare, la difficoltà totale di una blockchain è la misura della complessità computazionale richiesta per trovare un nuovo blocco valido che può essere aggiunto alla catena. Maggiore è la difficoltà totale, maggiore è il potere di calcolo richiesto per la validazione di nuovi blocchi.

Nell’algoritmo di consenso PoS, invece di utilizzare il potere di calcolo per validare nuovi blocchi, la validazione è basata sulla detenzione di una quantità minima di criptovaluta, che serve come garanzia per dimostrare l’affidabilità del nodo.

In PoS, il termine “terminal” si riferisce invece alla situazione in cui la catena di blocchi è stata completamente validata e non ci sono più blocchi da validare, ovvero quando la blockchain ha raggiunto la sua massima estensione.

In sintesi, il termine “terminal total difficulty” non è specifico per PoS, ma si riferisce alla difficoltà totale della blockchain di una criptovaluta. In PoS, la validazione dei blocchi è basata sulla detenzione di una quantità minima di criptovaluta, invece che sul potere di calcolo, e il termine “terminal” si riferisce alla fine del processo di validazione della catena di blocchi.

Smart contract e Proof of stake: quali sono i legami?

I smart contract e il Proof of Stake (PoS) sono entrambi elementi chiave della tecnologia blockchain.

I smart contract sono codici programmati che possono essere eseguiti automaticamente quando vengono soddisfatte determinate condizioni. Questi contratti sono immutabili e trasparenti, in quanto tutte le loro azioni e transazioni sono registrate sulla blockchain.

Il Proof of Stake, invece, è un algoritmo di consenso alternativo al Proof of Work, utilizzato per confermare le transazioni sulla blockchain. In PoS, invece di utilizzare la potenza di calcolo per risolvere complessi problemi matematici, i validatori devono impegnare una quantità di criptovaluta come garanzia per confermare le transazioni. In questo modo, il PoS è considerato meno intensivo dal punto di vista energetico rispetto al PoW.

I legami tra smart contract e PoS sono molteplici. Infatti, i smart contract possono essere utilizzati per implementare funzionalità avanzate all’interno del sistema PoS, come la selezione casuale dei validatori o la gestione delle ricompense per la conferma delle transazioni. Inoltre, i contratti intelligenti possono essere utilizzati per implementare applicazioni decentralizzate (DApp) all’interno di una blockchain PoS, come ad esempio applicazioni finanziarie, giochi, e-commerce e molto altro.

In sintesi, i legami tra smart contract e PoS sono molto forti e possono essere utilizzati in modo sinergico per creare soluzioni decentralizzate avanzate all’interno di una blockchain.

Pow o Pos: cosa consigliano gli esperti

La scelta tra Proof of Work (PoW) e Proof of Stake (PoS) come algoritmi di consenso per le blockchain dipende dalle specifiche esigenze e obiettivi della rete. Ci sono pro e contro per entrambi i sistemi e non esiste una soluzione universale che funzioni per tutte le applicazioni.

In generale, il PoW è stato il primo algoritmo di consenso introdotto e ha dimostrato di funzionare efficacemente per reti come Bitcoin ed Ethereum. Tuttavia, il PoW richiede molta energia elettrica per eseguire i calcoli necessari per validare le transazioni e proteggere la rete, il che lo rende inefficiente e costoso. Inoltre, il PoW può essere vulnerabile all’attacco della maggioranza, dove un gruppo di utenti malintenzionati che controllano la maggior parte della potenza di hashing della rete possono manipolare il consenso.

Il PoS, d’altra parte, non richiede l’uso di potenza di calcolo esterna e quindi è molto più efficiente dal punto di vista energetico. Inoltre, è meno suscettibile agli attacchi della maggioranza in quanto le decisioni di consenso sono prese in base alla quantità di token posseduti dai partecipanti. Tuttavia, il PoS presenta anche alcuni svantaggi, come il rischio di centralizzazione in cui i titolari di grandi quantità di token possono diventare troppo potenti all’interno della rete.

Gli esperti suggeriscono di scegliere l’algoritmo di consenso in base alle specifiche esigenze della rete e ai suoi obiettivi a lungo termine. Ad esempio, se la sicurezza è la priorità assoluta, il PoW potrebbe essere la scelta migliore, mentre se l’efficienza energetica e la scalabilità sono le principali preoccupazioni, il PoS potrebbe essere la scelta migliore. Inoltre, alcuni progetti blockchain utilizzano algoritmi di consenso ibridi o innovativi che combinano i vantaggi di entrambi i sistemi.

Ice age: cosa è

L’”Ice Age” (in italiano “Età del ghiaccio”) è un meccanismo introdotto nella blockchain di Ethereum per rendere gradualmente più difficile il processo di mining, costringendo i miner a passare a Ethereum 2.0, la nuova versione della blockchain basata sull’algoritmo di consenso Proof of Stake (PoS).

L’Ice Age è stato introdotto per evitare che la blockchain di Ethereum rimanga bloccata nel caso in cui ci sia un rallentamento del processo di migrazione verso Ethereum 2.0, poiché l’aumento della difficoltà di mining renderebbe più difficile la conferma delle transazioni sulla vecchia blockchain, costringendo i miner ad abbandonarla.

In pratica, l’Ice Age è un aumento graduale della difficoltà di mining che viene programmato nella blockchain di Ethereum ad intervalli regolari di tempo. Ciò rende sempre più difficile per i miner trovare nuovi blocchi e ricevere le ricompense associate, costringendoli a passare alla nuova versione della blockchain.

È importante notare che l’Ice Age non impedisce in alcun modo l’utilizzo della blockchain di Ethereum, ma lo rende semplicemente più costoso ed inefficiente rispetto alla nuova versione basata su PoS.

Correlazioni tra execution layer e criptovalute

L’execution layer è una componente fondamentale della blockchain, che si occupa dell’esecuzione dei contratti intelligenti e delle transazioni sulla rete. Le criptovalute, d’altra parte, sono asset digitali che utilizzano la tecnologia blockchain per consentire il trasferimento di valore in modo decentralizzato e sicuro.

Le criptovalute e l’execution layer della blockchain sono quindi strettamente correlati, in quanto l’execution layer consente la creazione e l’esecuzione di contratti intelligenti, token e altre funzionalità sulla rete blockchain, che possono essere utilizzati per creare e gestire criptovalute. Ad esempio, la maggior parte delle criptovalute più popolari, come Bitcoin ed Ethereum, utilizzano un execution layer per registrare le transazioni sulla blockchain.

Inoltre, l’execution layer può anche influenzare la scalabilità e le prestazioni delle criptovalute. Ad esempio, Ethereum ha introdotto un nuovo execution layer chiamato Ethereum 2.0, che utilizza il meccanismo di consenso Proof-of-Stake per migliorare la scalabilità della rete e ridurre i costi delle transazioni. Ciò potrebbe influenzare il valore delle criptovalute basate su Ethereum, come Ether (ETH), in quanto la scalabilità e le prestazioni della rete possono influire sulla sua adozione e utilizzo.

In generale, l’execution layer e le criptovalute sono strettamente legati, poiché l’execution layer consente la creazione e l’esecuzione di funzionalità blockchain, inclusi i token di criptovaluta, e può influenzare la scalabilità e le prestazioni delle criptovalute.

Se stai cercando consigli sui nuovi blocchi e sul Proof of Stake, ecco alcuni suggerimenti utili:
  1. Comprendi le differenze tra Proof of Work (PoW) e Proof of Stake (PoS): Il PoW e il PoS sono due meccanismi di consenso utilizzati per confermare le transazioni e creare nuovi blocchi nelle criptovalute. Comprendere le differenze tra i due può aiutarti a comprendere meglio come funzionano i nuovi blocchi e il PoS.

  2. Cerca di capire la tecnologia alla base delle criptovalute: Se stai cercando di imparare di più sui nuovi blocchi e sul PoS, è importante avere una comprensione di base della tecnologia alla base delle criptovalute, come la blockchain e la crittografia.

  3. Fai ricerca: Esplora la letteratura tecnica sul PoS e sui nuovi blocchi e cerca di comprendere come funzionano. Leggi anche blog e forum di criptovalute per avere una comprensione più pratica.

  4. Valuta i rischi: Prima di investire in una criptovaluta basata sul PoS o sui nuovi blocchi, valuta i rischi associati, come la stabilità della rete, la sicurezza dei fondi e la reputazione del progetto.

  5. Sii consapevole delle opportunità: Alcune criptovalute basate sul PoS e sui nuovi blocchi possono offrire opportunità interessanti, come l’ottenimento di interessi sui tuoi fondi. Valuta attentamente queste opportunità e valuta se sono adatte alle tue esigenze finanziarie.

  6. Partecipa alla comunità: Partecipa alle comunità di criptovalute per avere una migliore comprensione delle ultime novità e dei sviluppi in corso. In questo modo, sarai in grado di essere sempre aggiornato su ciò che sta accadendo nel mondo delle criptovalute basate sul PoS e sui nuovi blocchi.

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